giovedì 16 gennaio 2020

STEP #33: LA SINTESI FINALE

Giunti al termine di questo percorso ne rimango davvero positivamente colpita.
Ho iniziato questo blog da un luogo prescelto da me, Ponti tibetani di Cesana-Claviere. Alcune ricerche relative al luogo, i miti, le storie e le cose non sono sempre state semplici, ma sicuramente mi hanno aperto ad un mondo finora sconosciuto.
Scoprire come dei ponti come questi, ricoprano dei luoghi citati da alcuni libri per la loro bellezza, dove la natura fa da sfondo principale; luoghi che hanno anche ispirato film; luoghi che mi hanno portata a focalizzarmi su una cosa specifica: il casco.
Quest'ultimo non è sempre esistito come puro oggetto per la protezione del nostro cranio, fu dopo tragici incidenti che ci si rese conto che fosse necessario qualcosa che ci proteggesse e ben subito il casco fu brevettato e diventò di uso comune per lavoro o sport. Ciò, però, ha portato alla necessità di poter catalogare i diversi tipi di caschi per i diversi utilizzi.
Quando questo viene realizzato due sono le cose principali da tener conto: materiali utilizzati e composizione delle varie parti; ovviamente, però, per poter essere utilizzato ogni casco deve superare un test di omologazione che dimostri la sua buona funzionalità.
Svolgendo le varie ricerche, è stato curioso scoprire diverse storie, utilizzi, concezioni del passato e del futuro; la prima cosa, però, necessaria da stilare è stata una mappa concettuale che rendesse chiaro come l'oggetto si utilizza nel mondo che ci circonda. Il casco, inoltre,può anche trovarsi in ambiti di non immediata connessione:  dalla musica, ai fumetti, alla letteratura, al cinema, alla cucina, all' arte; citando quest'ultima, inoltre, sono riuscita a delimitare anche una sorta di museo del casco, dove poter esporre cronologicamente la storia dello stesso.
L'oggetto, richiama, intuitivamente a diversi altri concetti, portando con sè anche un importante simbologia e numerologia; ed inoltre, parlando di persone, realmente esistite, mi è venuto in mente come protagonista che potesse al meglio rappresentare l'oggetto Valentino Rossi.
Facendo, invece, un discorso relativo alla quotidianità, inizialmente, mi è stato difficile immaginare la cosa in casa, fino a quando ricordi di quando vivevo ancora in Calabria non sono mi sono ritornati in mente; non sempre, infatti, l'utilizzo dell'oggetto è unico.
Per completare lo studio sul casco, inoltre, è stato necessario far riferimento anche ai francobolli e tracciare un abecedario del casco.

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