PONTE TIBETANO CESANA-CLAVIERE
Un ponte, di per sè, è un manufatto di legno o ferro che serve per permettere l'attraversamento di un percorso. Deriva dal datino "pontem", congenere al greco pontos e patos con i quali ha il significato di passaggio, via, e dalla radice path, andare.
Il termine "tibetano" fa ovviamente riferimento alla nazione del Tibet, regione situata nell'altopiano del Tibet famosa come "il tetto del mondo" dato il paesaggio costituito per lo più da cime molto elevate.
"Ponte tibetano" ,quindi, si riferisce ad un ponte costituito a tre funi, una su cui camminare e due usate come corrimano utili per evitare l'oscillazione della persona stessa. Più le funi sono tese meno si oscilla.
Il termine "tibetano" fa ovviamente riferimento alla nazione del Tibet, regione situata nell'altopiano del Tibet famosa come "il tetto del mondo" dato il paesaggio costituito per lo più da cime molto elevate.
"Ponte tibetano" ,quindi, si riferisce ad un ponte costituito a tre funi, una su cui camminare e due usate come corrimano utili per evitare l'oscillazione della persona stessa. Più le funi sono tese meno si oscilla.
Il ponte tibetano Cesana-Claviere , in particolare, è stato inaugurato nel 2006 si estende tra le città di Claviere e Cesana (da cui prende il nome) ed è considerato il ponte tibetano più lungo del mondo con 544 metri di lunghezza e 30 metri di altezza (anche se si raggiungono quasi gli 80 metri di altezza nell'ultimo ponte).
Il percorso di per sè dura 1 ora e 30 minuti al quale si può aggiungere la visita de "La ferrata del bunker", vecchio bunker sottoterra risalente alla Seconda Guerra Mondiale utilizzato dall'esercito italiano.
Fanno da sfondo per tutto il percorso montagne, alberi e le splendide Gorge di San Gervasio dove scorre anche la Piccola Dora.
Il ponte è stato dedicato a Sergio Bompard, una guida alpina di Bardonecchia scomparsa nel 2006 a causa della malattia.
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